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La canadese Debbie Brill, la prima a sperimentare questo salto |
Ad ogni gara di atletica mi chiedo come si possa aver pensato ad usare la schiena per il salto in alto.
Ora lo so. E ve
lo racconto.
C’era una volta,
e c'è ancora perché è vivo e vegeto, Richard Douglas ‘Dick’ Fosbury nato a
Portland il 6 Marzo 1947.Dick Fosbury è
‘l'uomo dell’atletica’, oro nel salto in alto alle Olimpiadi di Città del
Messico 1968, colui che ha portato il record a 2,24m di altezza.
Chi di voi ha
letto qualche mio pezzo su questo spazio, sa che ho già parlato di quell’evento
in Messico ma questo è un’altra cosa. Comunque a lui si deve la tecnica del
‘Fosbury Flop’, per intenderci è il tipo di salto che vediamo tutti, quello in
cui l’atleta scavalca l’asticella rovesciando il corpo all’indietro e cadendo
di schiena (salto dorsale) ormai usato da tutti in questo sport, quando fino a
quel giorno si saltava in avanti (salto ventrale).
Quel giorno a
Città del Messico lo ricordano per le scarpe diverse, secondo lui la scarpa
destra di quel particolare colore gli dava una spinta maggiore, e per quella
tecnica, che in realtà fu usata per la prima volta da Debbie Brill. Ecco. Anche se
fino ad ora questo poteva essere un racconto di Dick, non è così.
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Lo storico salto di Dick Fosbury a Città del Messico |
La Brill vinse 2
ori e 1 argento ai Giochi del Commonwealth, 1 oro e 1 bronzo ai Giochi
Panamericani ma, anche se partecipò a due Olimpiadi, all’apice della sua
carriera non poté partecipare a quelle di Mosca perché il comitato olimpico
canadese aderì al boicottaggio dei Giochi.
Così Debbie
Brill è stata la prima in assoluto ad usare la nuova tecnica di salto in alto,
ben due anni prima di Dick Fosbury, nel 1966, ed è anche stata, per ben 11
volte, campionessa canadese e, per 2 volte, statunitense, oltre ad essere la
prima donna nordamericana a sfondare il muro dei 6 piedi (1,83m) quando aveva
solo 16 anni, ma tutto questo, e molti altri record, non hanno reso il ‘Salto
di Fosbury’ il ‘Salto di Brill’.
La ricordiamo
noi, nel nostro spazio sportivo, io nel mio sogno femminista e la ricorda pure
il suo paese da quando l'ha resa ‘Ufficiale dell’Ordine’ nominandola ‘La donna
più' importante del Canada nel salto in alto’.
Ciao
Debbie.
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