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Una fase del match al Palamaggiò (foto Tanaka) |
PTM
BLACKHAWKS 54
ATLETICO PKH 53
PTM
BLACKHAWKS: Di Monaco 19, Pastore 7, De Mauro 6, Lapis 8, Potenza 2, Tedesco,
Capasso 3, Padula 7, Pascariello 2, Porto, De Luca, Greco. All. Esposito.
ATLETICO
PKH: Pezzella, Landolfo, Stellato, Argenziano 7, Mazzariello 2, Iodice 11,
Laudisio 6, Anzoini, Romitelli, Ranieri 3, Visone 22, Baccaro 2.
ARBITRI:
Camerlingo e Alfieri.
PARZIALI:
13-14, 25-27, 39-36.
Si
ferma nella Reggia del Palamaggiò la striscia di vittorie consecutive
dell’Atletico PKH (targato GoldwebTv, Caserta Drink Øl, GoldBetCafè, Centro
Genesis, T&T Impianti e Copynet) che scivola al cospetto dei PTM
Blackhawks, terza forza del girone e, sempre più, splendida realtà del
campionato. I giovani bianconeri di coach Esposito, grazie ad un’eccellente
prova nella ripresa, fanno il classico sgambetto ai rossoblù che continuano ad
avere nei PTM una vera bestia nera. Partita tirata, combattuta, nervosa quella
giocata nello splendido scenario di Pezza delle Noci: vittoria, tutto sommato,
meritata per i giovani bianconeri che hanno giocato la loro pallacanestro fatta
di velocità, agonismo e cattiveria agonistica. Cosa che non è mancata al PKH
che, nonostante una nuova buona prova difensiva, stavolta è stato tradito da un
attacco dove il solo Visone ha visto il canestro con continuità. Nota di merito
ai rossoblù che, andati sul -7
a neanche 2’
dalla sirena, hanno avuto la palla della vittoria senza, però, riuscire proprio
a scoccare il tiro. L’arbitraggio molto british ha consentito un gioco duro
che, alla fine, ha premiato i bianconeri. L’Atletico si lecca le ferite ma,
almeno, salva il doppio confronto e, comunque, era chiamato ad espugnare
Piedimonte Matese, all’ultima giornata, per vincere il girone. I piani, dunque,
non cambiano molto.
LA CRONACA. Di Monaco si presenta
con una bomba ma l’Atletico è concentrato e molto aggressivo in difesa: in
attacco ci pensa Visone a dare il vantaggio sul 5-10. I rossoblù faticano a
segnare ma grazie alla difesa restano avanti nonostante i cinque punti di
Pastore (stoicamente in campo nonostante una caviglia malconcia). La partita
s’innervosisce col passare dei minuti: pagando dazio in centimetri e chili, i
PTM Blackhawks aumentano la
pressione difensiva ed i contatti in vernice, l’arbitraggio consente questo
tipo di difesa ed il PKH perde il filo del discorso. Gli ospiti sbagliano tanti
tiri aperti mentre i locali cominciano a trovare punti pesanti da Lapis,
Capasso e Padula. Iodice ed Argenziano sono gli unici a segnare nel secondo
quarto ma il PKH è avanti di 2 alla pausa lunga. La musica cambia nella
ripresa: i rossoblù sbagliano tutto in attacco mentre, in difesa, non riescono
a tenere il pick ‘n roll fatto da Di Monaco coi lunghi De Mauro e Padula. Lo
schema funziona benissimo, il PKH difende male e Di Monaco infila due bombe (10
punti nel quarto) che mettono la freccia del sorpasso. La volata parte da
lontano: Lapis sgancia due siluri tagliagambe (47-41 al 36’ ) ma Visone è incandescente.
Nel momento del bisogno, però, i PTM Blackhawks scappano via con tre
punti di Padula e due liberi, pesantissimi, segnati da De Mauro. Sembra finita
sul 52-45 al 38’
ma qui l’Atletico dà fondo a tutte le sue energie nonostante l’incredibile
serie di tiri sbagliati dalla lunga distanza. Visone segna e difende alla
morte, stesso dicasi per Argenziano e Laudisio che viene defraudato di un gioco
da 3 punti sacrosanto sul 54-51: per gli arbitri non era azione continuata ed
assegnano solo due liberi che la guardia segna per il 54-53 a 34” dalla sirena. Di Monaco e Pastore fanno 0/4 dalla lunetta e ci sono ancora 4” da giocare. Laudisio ha la
palla della vittoria ma si schianta contro il muro bianconero. Suona la sirena
ed è festa grande per i PTM Blackhawks.
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