![]() |
Bradley Cooper nel ruolo dell'American Sniper |
Patriottismo e sport. Un confine sottilissimo negli Stati Uniti. Il senso di appartenenza dello sport, degli sportivi e dei fans alle stelle e le strisce della bandiera statunitense è un qualcosa di raro da ritrovare allo stesso grado circumnavigando il globo terracqueo (probabilmente solo in alcuni posti dell’est asiatico il senso del binomio è sullo stesso scalino). Tutto questo da sempre, ma ancora di più dall’11 settembre. Una data che elevato quel proprio senso di ‘proudness’ già spiccato di suo. Da quel giorno in poi urlare ‘USA, USA’ ha avuto un altro valore. Ma i fatti di New York, delle torri gemelle e delle vittime dello schianto aereo (da qualsiasi parte, da qualsiasi teoria complottista o meno la si guardi), ha dato un’accezione diversa anche ad un altro senso di appartenenza altrettanto elevato di suo rispetto a quello sportivo: quello militare. Ma cosa accadrebbe se le cose venissero mescolate assieme? Basterebbe chiedere a Clint Eastwood. Già proprio lui che negli anni d’oro e prima di mettersi dietro una cinepresa a dirigere lavori sul grande schermo, ha incarnato per anni l’emblema della vecchia America: il western. Ad onor del vero non vogliamo certo essere tacciati per i classici ‘scopritori dell’acqua calda’. La domanda dell’oggetto in questione di questo post è stata rivolta dall’uscita del film, ‘American Sniper’, milioni e milioni di volte. La risposta? Celata dietro una leggenda.
![]() |
Sammy Sheik interpreta il cecchino siriano Mustafà |
IL SIRIANO MUSTAFA’ – Ed allora arriviamo al punto in questione. Arriviamo all’esaltazione del patriottismo di cui si parlava in precedenza: orgoglio americano, sport e militarismo. Arriviamo al punto del film, che dalla sua messa in onda per la prima volta sul grande schermo il 16 gennaio 2015 (ma che in tutta onestà ho avuto modo di vedere solo da poco) ha suscitato spasmodicamente l’interesse ‘popolare’ – ci limiteremo a questo punto di vista considerando che quello di sfondo politico sulla moralità fascista, guerrafondaia o repubblicana di Eastwood non è proprio argomento di questo blog -. Le leggendarie prodezze Dell’American Sniper Chris Kyle, infatti, hanno un contraltare nel nemico Mustafà, un tiratore scelto siriano che ha partecipato anche alle Olimpiadi e che è giunto in Iraq con l'obiettivo di lottare al fianco dei ribelli e che in una delle scene finali del film viene appunto ucciso dallo stesso Chris Kyle. Sempre nella caccia a distanza cinematografica, si nota proprio una foto di un podio olimpico a comprovare all’interno della trama del film che le notizie su Mustafà e che popolavano le strade irachene avevano una certa sostanza. Vero? Falso? Una licenza poetica di Eastwood? Un senso romantico per aumentare il senso patriottico del film? tante le domande, tanti i siti di critica cinematografica che sono stati interrogati al riguardo, tanti quelli generali che sulla cresta dell’onda hanno trattato l’argomento. L’unico punto sul quale non ci si trova in disaccordo è l’esistenza stessa del cecchino e della rivalità a distanza. Noi vogliamo citarne tre: The Telegraph, Quora e la sezione ‘WorldWires’ della versione in rete del The Washington Post. Ma andiamo con ordine.
Telegraph: «Sembra che Mustafà non fosse mai stato un atleta olimpico o comunque nella peggiore delle ipotesi non di nazionalità siriana, visto che solo uno dei pochi tiratori olimpici della Siria degli ultimi 30 anni è stato in gara con bersaglio a distanza con fucile ed era troppo vecchio per combattere (di seguito il link di wikipedia per i medagliati olimpici della Siria: http://en.wikipedia.org/wiki/Syria_at_the_Olympics). Senza contare che lo sceneggiatore, Jason Hall, ammesso di Time Magazine che il collegamento è stato fatto per effetto drammatico».
Il Quora: «Nel libro, c'è un cecchino nemico, ma non era alle Olimpiadi, cosi come la Siria non ha mai avuto medagliati tra i tiratori. Inoltre cosi come è stato riportato da altri, lo stesso Kyle nel libro ha detto che Mustafà sarebbe stato ucciso da altri».
Il Washington Post: «Mentre il film ritrae Mustafà come un potente rivale di Kyle, nel libro autobiografico su cui si basa il film, Mustafà guadagna un solo punto: “Dalle relazioni che abbiamo ascoltato, Mustafa era un tiratore Olimpiadi che stava usando le sue abilità contro gli americani “, ha scritto Kyle. “ Molti video sono stati realizzati e pubblicati per celebrare le sue abilità. Non l'ho mai visto, ma pare che altri poi abbiano ucciso un cecchino iracheno che pensiamo possa essere lui". Non è chiaro chi era Mustafà o se mai esistito, ma c'erano leggende simili di cecchini ribelli iracheni. Probabilmente il più famoso è stato quello di "Juba", un cecchino con il gruppo di ribelli dell'Esercito Islamico in Iraq, le cui gesta sono state propagandate in diversi video pubblicati tra il 2005 e il 2007. Tra le altre cose a lui attribuite, anche centinaia, di uccisioni».
Quindi? Beh stando al Washington post che riporta proprio le parole del libro di Kyle, la leggenda tra la polvere, detriti, bombe, spari e case semi distrutte, parla proprio di atleta olimpico. Non è cosi? A cosa si deve credere? Dipende dal tipo e dal grado di romanticismo che volete dare alla storia.
![]() |
La copertina del libro |
IL LIBRO E LA PELLICOLA – Una trasposizione sul grande schermo di quello che è stata definita come l’autobiografia di uno dei più letali cecchini della storia militare americana. Una trasposizione basata sul racconto della vita di Chris Kyle - l’America Sniper – sulla sua precisione nello sparare da lunghe distanze, sulle sue quattro tornate nella guerra in Iraq, sul racconto di come dopo l’11 settembre la guerra abbia avuto un valore particolare anche sui territori in questione. Ma soprattutto sul racconto di un uomo divenuto ‘leggenda’ per il numero di uccisioni fatte registrare nei suoi periodi di permanenza in territorio iracheno (160 quelli resi noti come certi da parte del Pentagono, 255 il conto ufficioso), la caccia al suo alterego Mustafà ed il suo ritorno traumatico a casa mettendo in luce come la guerra possa cambiare la psiche e la mente di chi vi prende parte. Non a caso lo stesso Chris Kyle nella vita reale è stato ‘vittima’ di una mente offuscata da precedenti militari e poi da alcool e droghe. Un veterano di guerra, Eddie Ray Routh, che come altri voleva aiutare. Un veterano che nel 2013 in un poligono del Texas - Rough Creek Ranch-Lodge-Resort - mette fine alla leggenda sparando ed uccidendo lo stesso Kyle e l’amico Chad Littlefield.
![]() |
Il vero volto di Chris Kyle |
CHRIS KYLE – Doverosa questa ultima parte per completezza di informazione. L’assassino di Chris Kyle è stato dichiarato colpevole il 25 febbraio scorso a seguito di verdetto unanime della giuria che ha respinto le richieste della difesa riguardanti l’aver agito senza la normale capacità di intendere e di volere minata proprio dalla guerra. L’accusa, inoltre, nell’occasione decise di non chiedere gli estremi per la pena di morte. La pena finale è stata l’ergastolo.
Domenico Pezzella
Il trailer del film:
Nessuno ne ha mai parlato allora vorrei profittare del momento per dirlo io che l'ho conosciuto:
RispondiEliminaVogliate prima di tutto scusare il mio italiano e la mancanza di accenti perche scrivo con una tastiera cirillica.Visto che si parla di film e di cecchini ebbene vi raccontero la storia vera di un Sniper Italo-Francese che molti conoscono ma che tutti cercano di evitare di citare.E adesso un noto ufficiale che opera per chi lo paga di piu, si distingue e si e solo distinto questi ultimi 20 anni solo in guerra ed ha ucciso solo terroristi e musulmani.Non vorrei che si pensi che sia un assassino a pagamento. E un soldato che ha e ancora fa sicuramente prova di perfezione sto pensando attualmente alla Siria.Nel 1986 in Libano ha eliminato 284 persone in sei mesi e questo solo di notte ed a 600 metri.Nel 1991 a Sarajevo in Bosnia elimino in un mese 44 altri cecchini musulmani. Nello stesso 1991 in Somalia elimino 17 ribelli in 15 giorni.Nello stesso 1991 in afghanistan altri 87 in 47 giorni.Nel 1999 in Kosovo elimino 127 Albanesi vicino a Pristina.Questi sono I dati ufficiali militari europei. Ad oggi non conosco meglio ho avuto occasione di conoscerlo in Kosovo nel 1999 ecco perche posso discutere di questi dati. Oggi non so dovi si trovi ma vedendo che si parli di un sniper che elimina dei terroristi ho pensato solo a questo qui anche se conosco personalmente altri sniper serbi che sono ancora attivi. Il suo nome Tenente.Col.Jean Marc.F... Forse ne sentirete ancora parlare...
Anatoly vorrei tanto conoscerlo anche io
EliminaNessuno ne ha mai parlato allora vorrei profittare del momento per dirlo io che l'ho conosciuto:
RispondiEliminaVogliate prima di tutto scusare il mio italiano e la mancanza di accenti perche scrivo con una tastiera cirillica.Visto che si parla di film e di cecchini ebbene vi raccontero la storia vera di un Sniper Italo-Francese che molti conoscono ma che tutti cercano di evitare di citare.E adesso un noto ufficiale che opera per chi lo paga di piu, si distingue e si e solo distinto questi ultimi 20 anni solo in guerra ed ha ucciso solo terroristi e musulmani.Non vorrei che si pensi che sia un assassino a pagamento. E un soldato che ha e ancora fa sicuramente prova di perfezione sto pensando attualmente alla Siria.Nel 1986 in Libano ha eliminato 284 persone in sei mesi e questo solo di notte ed a 600 metri.Nel 1991 a Sarajevo in Bosnia elimino in un mese 44 altri cecchini musulmani. Nello stesso 1991 in Somalia elimino 17 ribelli in 15 giorni.Nello stesso 1991 in afghanistan altri 87 in 47 giorni.Nel 1999 in Kosovo elimino 127 Albanesi vicino a Pristina.Questi sono I dati ufficiali militari europei. Ad oggi non conosco meglio ho avuto occasione di conoscerlo in Kosovo nel 1999 ecco perche posso discutere di questi dati. Oggi non so dovi si trovi ma vedendo che si parli di un sniper che elimina dei terroristi ho pensato solo a questo qui anche se conosco personalmente altri sniper serbi che sono ancora attivi. Il suo nome Tenente.Col.Jean Marc.F... Forse ne sentirete ancora parlare...
Tranquillo: gli italiani non sanno cosa sia una tastiera cirillica.
RispondiEliminaSpero non sia dimenticato.
RispondiEliminail cecchino non è un bel mestiere perché manca il contatto, la lotta; è come il tiro a segno. Anatoly Cechov diceva che lui tirava più volentieri ai soldati nemici in movimento ma io non credo specialmente con le ottiche di quei tempi. Sono un tiratore (con tutto e in molte specialità,balestra ed arco compresi) da mezzo secolo e per me la soddisfazione che dà un bel tiro al bersaglio in movimento non ha uguali perché è come la pennellata di un pittore perfetta senza bisogno di ritocchi
RispondiElimina