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Martina Fassina attacca la difesa greca |
E' sconfitta, pesante, amara, ma giusta. La gara con la Bielorussia
aveva illuso, quella con la modesta formazione Ellenica doveva essere
non quasi una formalità, ma un compito alla portata. E invece stiam qui a
parlare di una gara che vive di parziali, di amnesie e di break. Alla
fine Grecia 51-46 Italia e questo basta a focalizzare il tutto. Non
serve la doppia doppia da 13 punti e 11 rimbalzi di Ress, unica a
salvarsi delle sue. Non bastano i 10 con tanti tiri di Dotto. La Grecia
si dimostra più squadra, manda tante giocatrici a bersaglio, e nel
momento del bisogno trova sempre la Sotiriou che chiuderà a 13 punti
senza errori dal campo.
LA CRONACA. E dire che dopo pochi
istanti sembra già una passeggiata: Dotto, Ress e le triple di Gorini e
Masciadri dopo 4' scrivono 0-14 sul tabellone. Se già si era
sottovalutato l'avversario, la partenza blitzkrieg aiuta il
rilassamento. Dimitrakou spezza il parziale, ma l'asse Reyer
Dotto-Formica porta le distanze fino al +16 (2-18) su cui il coach greco
chiama timeout. pur da studi classici il greco non lo comprendiamo
direttamente, ma qualsiasi cosa sia sveglia le sue. Da qui in poi le
italiane spariscono dal parquet. Spanou e Sotiriou accorciano alla prima
pausa, anche se le elleniche sono ancora doppiate (9-18). Le ragazze di
Ricchini non segnano più, si innervosiscono spendono falli e intanto le
avversarie ne approfittano, allungando il loro superparziale. Katsidou
dà manforte al duo Sotiriou-Spanou e quando Kosma piazza la tripla è
sorpasso. Alla pausa lunga è 25-22, con la miseria di soli 4 punti nel
quarto e un break di 21-4 che fa male (di Fassina e Zanoni gli unici due
canestri). Masciadri torna a colpire dalla lunga in avvio di ripresa,
dove le azzurre provano a scrollarsi di dosso la ruggine, tenendo in
mano ritmo ed inerzia. Qualche conclusione di troppo sbagliata non
impedisce grazie alla penetrazione di Dotto e al jumper di Crippa di
ritrovare sei lunghezze di vantaggio, che diverranno 8 sul piazzato di
Ress. Il 31-37 con cui si apre l'ultima frazione sembra confortante, ma
la verità è che qui si ferma ancora la macchina italiana, incapace di
segnare o costruire qualcosa di importante nel quarto decisivo.
Chatzinikolaou e Sotiriou accorciano, il fallo e canes
tro della
Dimitrakou vale il sorpasso. Ci vorrebbero i canestri di Giorgia
Sottana, ancora ferma a zero, invece per muovere il punteggio sono
necessari i tiri liberi e in questo particolare giova sottolineare come
Ress sia l'unica delle sue ad andare in lunetta in tutta la gara. Un
paio di belle giocate della Katsidou mettono due possessi di distanza a
5' dalla fine (42-38), ma Ress non si arrende. Altro 1/2 dalla linea
della carità e di nuovo in trincea a combattere.Entrambe le squadre sono
in bonus e quindi si gioca davvero poco: le greche non sbagliano nulla,
Ress fa quel che può ma Sotiriou è una sentenza ad ogni tiro e quando
Lymoura segna il 50-42 a 2' dalla fine si capisce che non ci sarà
storia. Forzando e sbagliando ancora, col solito nostro pivot che si
prende falli e dalla lunetta muove il tassametro le ragazze di Ricchini
provano a rifarsi sotto, ma Sotiriou la chiude e, quasi a beffa
maggiore, sull'ultima azione Sottana segna dal campo il primo canestro
della sua gara. Ora serve un miracolo per passare il turno. Ci si gioca
molto contro la Polonia, sconfitta dalla Bielorussia, ma le biancorosse
han già dimostrato, un po' come noi, di poter mettere in difficoltà
anche una grande corazzata come la Turchia. Dunque bisognerà batterle e
provare a mettere da parte anche un po' di punti di scarto perchè non è
escluso un arrivo a tre squadre con la Grecia.
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Formica contro Spanou nel match odierno |
Domenico Landolfo
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