venerdì 5 giugno 2015

DIARIO FINALS: 1-0 WARRIORS NONOSTANTE IL RE

LeBron James e Harrison Barnes in gara1
Le Finals NBA vanno viste in diretta, poche storie. Beh, potendo svegliarmi con comodo sono avvantaggiato. Live per forza. Tazzulella e cafè bevuta, sigarette Winston rosse (in onore di Kurt) presenti e dopo aver visto tutto il calciomercato possibile (ed ancora non ho capito chi allenerà il Napoli) finalmente sono le 3 e comincia il collegamento Sky. Game1: Warriors vs Cavaliers. Il meglio possibile in questa NBA, d'altronde l'aveva pronosticato anche Bagatta (!!!).Tifo Celtics ma, per forza, devo scegliere una squadra e prendo Golden State per il gioco, per gli Splash Brothers, per lo 'spartano' Money Green, perchè amo San Francisco (Oakland un pò meno) ed anche perchè quest'anno li ho visti live battere i Suns. Giuro sul canguro che, stavolta, non vado contro LeBron per antipatia, anzi la sua scelta di tornare sull'errore nel lago mi è piaciuta.

Vince Golden State, non tanto giusto vista la partita di Cleveland.
Let it fly (lasciala volare... la palla) ha ordinato Kerr ai Warriors e l'hanno preso in parola sparando piccioni sin dalla palla a due. La schifezza di nottata arriva immediatamente con una rimessa allucinante di Ezeli sul -10 nel primo quarto. Ed io che mi lamento nella Uisp per certe rimesse. Mostruoso il 4-20 piazzato dai Cavs nel primo periodo: 12' e 19 punti per i californiani (meno male che c'erano Igoudala e Leandrinho), bene ma non benissimo. Ah, The King è già a 12. Il trattamento di palla dei Warriors mi ha confermato una cosa semplice: anche io avrei l'opportunità di avere un tiro con 3 metri di spazio, segnarlo è un'altra cosa.
La seconda schifezza porta la firma del Re con un airball non da lui. Ma quanto mi piace Tristan Thompson? Mamma mia, il canadese è tra i miei fighter preferiti in circolazione. Così come adoro Speights che, dopo l'infortunio prima della semifinale contro Atlanta, torna a giocare e, appena entrato, ti spara due canestri di fila. E poi anche un altro. Onore a te Marreese. All'intervallo è 48-50 grazie a Curry che comincia a scaldare la manina (14 in un baleno) e all'allucinante buzzerbeater di Jr Smith. Eroi silenziosi, ma poi neanche tanto silenti, del primo tempo: Barnes, Green, Shumpert (e i suoi capelli) e Mozgov.
The King è a 21 in avvio di ripresa che regala subito le magie di Irving e Mozgov. Ma ci sono sempre Barnes e Green a tenere in vita i Warriors. LeBron continua imperterrito. Una fiammata di Thompson, ma Irving è clamorosamente sul pezzo in attacco e difesa. E LeBron continua a stordire il povero Barnes. Aridatece Marreese ma entra Ezeli. Il lato debole ben attaccato da Golden State. LeBron va di trentello. Ultimo 'stop and go': 73-73 con la schiacciata di Iguodala.
Curry decisivo nell'overtime
James contro tutti, equilibrio costante. Il sorpasso del ragazzo venuto da Davidson con un pizzico pesante di Iguodala. Ma c'è anche l'altro Splash. LeBron fa 42 con una bomba dalla Baia. Addirittura vengono chiamati 'passi' dall'altro lato dell'Oceano. La tremenda mattonata di Mozgov punita da Curry all'ultimo minuto. Il coraggio del gigante russo sempre cercato dal Re. L'incredibile stoppata di Irving, in recupero, su Steph che lascia il tiro della vittoria ai Cavaliers. Tutto il mondo fissa il 23. Tiro forzato, ferro, rimbalzo di Shumpert. Ferro. Overtime a quota 98.
Gli errori ma la difesa dei Cavs tiene. Il canestro dei Warriors sembra inespugnabile. Curry è una macchina ai liberi. E la bomba di Barnes spacca tutto. Irving esce per infortunio e zoppicante. Cleveland non segna mai, ma veramente mai. 2 punti nell'intero overtime. Sì, un record.

Come mi ha suggerito Tala in collegamento da Cremona via Whattsup (gran tifoso Warriors, inter nos), Irving sembrava Conroy sulle piste di Steph. Ma ci ha messo anche i punti, difesa, energia ed anche la stoppatissima su Curry. Peccato per l'infortunio nell'overtime.
Della Vedova, che ho avuto il 'piacere' di scoprire dal vivo quando andai a Moraga nella sua St Mary's University (lì è veramente una leggenda), passa per un cagnaccio ma sembrava un chihuahua.
Thompson (ricordati sempre che tuo padre si è rubato un miliardo a Caserta) ha dato un segno di vita alla fine del primo tempo. Nel complesso mi aspettavo meglio ma ottima ripresa. Bogut semplicemente stuprato e timoroso.
Green, da buon figliuol di Izzo, spaziale per energia e voglia. Poi parla ed urla sempre, e ci piace.
Tra i migliori, per forza, Mozgov e Tristan Thompson. Ma soprattutto un Andre Inguodala che, oltre a difendere strenuamente il canestro, c'ha messo tanto guacamole in attacco.

MVP GAME1: Ovviamente, nonostante la sconfitta, James che chiude a 44. Co-mvp alla piccola Nayah Damasen che ha cantato l'inno nazionale in modo splendido. Meno bene la giacca a scacchi bianconeri di Magic Johnson. Maluccio anche quella di Varejao e la cravatta di Tyrone Lou. Rihanna notevole e poco vistosa. Mayweather sereno.
Il punteggio finale è 108-100. Warriors avanti 1-0 nella serie. Posso andare a dormire.

Camillo Anzoini

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