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Joe Di Maggio in battuta per gli Yankees |
La parola di
oggi per te, Tiziana, è: immigrato.
E, aggiungo, non
dovrebbe essere solo la mia a dire il vero, ma le storie di questo momento
storico sono queste. Oltre le migliaia di profughi per mare, stiamo vivendo
anche l'esodo di tantissimi italiani che con le loro valigie e su un comodo
aereo, fuggono dall'assenza di speranze e di lavoro che questo paese offre. Quelli
non sono migranti? Forse non hanno la guerra e la morte dietro, ma sicuramente
hanno la fame. La memoria storica, poi, dovrebbe aiutarci ad essere
persone migliori.
Gli
italoamericani che attualmente risiedono negli Stati Uniti, per esempio, sono
circa 20 milioni.
Quella
emigrazione cominciò prima dell' Unità d' Italia ed erano soprattutto
meridionali, la maggior parte siciliani, partiti con la speranza di una vita
migliore. Tra questi siculi c'erano Giuseppe di Maggio e Rosalia Mercurio,
originari di Palermo. Loro non vi diranno molto ma il figlio Joe è per molti il
più grande giocatore di baseball di tutti i tempi.
Joltin’ Joe,
('Joe che fa sobbalzare'), in America ha vinto tutto. Esordisce nel 1931 coi
San Francisco Seals e, dopo 4 stagioni, passa ai New York Yankees. Vince 3
volte il titolo MVP ed ha giocato nell' MLB All-Stars Game per ben 13 volte. Della
sua carriera si può scrivere poco. Tutto fila liscio e pieno di vittorie e
riconoscimenti ed anche quando smette di giocare, lo consacrano il migliore
vivente. Di più si può dire sulla sua vita privata.
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Di Maggio con la divina Marilyn |
Il suo grande
amore, anche se il matrimonio durò meno di un anno, fu Marilyn Monroe e anche
quando si lasciarono, rimasero sempre molto vicini. Quando lei poi morì in quel
modo tragico che tutti sappiamo, lui si occupò di tutto, organizzando per lei
anche un piccolo e rispettoso funerale, accompagnandola, con accanto il figlio
Joe Jr che ebbe dal suo precedente matrimonio, fino alla cerimonia di
sepoltura. Qui, prima di essere definitivamente chiusa, la baciò tre volte e
per tre volte le sussurrò "ti amo". Tutto l'amore che aveva per lei
lo manifestò per vent'anni nelle 20 rose rosse che per tutto questo tempo fece
recapitare sulla sua tomba tre volte alla settimana.
Di Maggio era un
emigrato che non dimenticò mai il suo paese tornando molte volte ad Isola delle
Femmine, Palermo, dai suoi parenti. Venne anche coinvolto in iniziative per
promuovere il baseball in Italia e nel 1978 andò a Grosseto per visitare la
squadra locale, il Bbc Grosseto, e sono oggi cimeli per gli appassionati le
numerose foto di quella giornata. Morì l'8 Marzo 1999 per un cancro ai polmoni
ad Hollywood e tutto il mondo sportivo, ma non solo, lo pianse il 9 Aprile allo
Yankee Stadium quando si inaugurò un busto a suo onore e Paul Simon, dello
storico duo Simon & Garfunkel, cantò live la strofa di Mrs. Robinson che
aveva dedicato a lui:
"Where have you gone, Joe Di Maggio?
A nation turns its lonely eyes to you.
What's that you say, Mrs. Robinson? Joltin'
Joe has left and gone away".
"Dove sei andato, Joe Di Maggio? Una
nazione volge i suoi occhi desolati verso di te. Che cos'é che dici, sig.ra
Robinson? Il Grande Joe ha lasciato ed è andato via".
Tiziana Tavilla
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