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venerdì 24 aprile 2015

C'E' SPERANZA OLTRE IL MARE


 Joe Di Maggio in battuta per gli Yankees
La parola di oggi per te, Tiziana, è: immigrato.
E, aggiungo, non dovrebbe essere solo la mia a dire il vero, ma le storie di questo momento storico sono queste. Oltre le migliaia di profughi per mare, stiamo vivendo anche l'esodo di tantissimi italiani che con le loro valigie e su un comodo aereo, fuggono dall'assenza di speranze e di lavoro che questo paese offre. Quelli non sono migranti? Forse non hanno la guerra e la morte dietro, ma sicuramente hanno la fame. La memoria storica, poi, dovrebbe aiutarci ad essere persone migliori.
Gli italoamericani che attualmente risiedono negli Stati Uniti, per esempio, sono circa 20 milioni.
Quella emigrazione cominciò prima dell' Unità d' Italia ed erano soprattutto meridionali, la maggior parte siciliani, partiti con la speranza di una vita migliore. Tra questi siculi c'erano Giuseppe di Maggio e Rosalia Mercurio, originari di Palermo. Loro non vi diranno molto ma il figlio Joe è per molti il più grande giocatore di baseball di tutti i tempi.
Joltin’ Joe, ('Joe che fa sobbalzare'), in America ha vinto tutto. Esordisce nel 1931 coi San Francisco Seals e, dopo 4 stagioni, passa ai New York Yankees. Vince 3 volte il titolo MVP ed ha giocato nell' MLB All-Stars Game per ben 13 volte. Della sua carriera si può scrivere poco. Tutto fila liscio e pieno di vittorie e riconoscimenti ed anche quando smette di giocare, lo consacrano il migliore vivente. Di più si può dire sulla sua vita privata.
Di Maggio con la divina Marilyn
Il suo grande amore, anche se il matrimonio durò meno di un anno, fu Marilyn Monroe e anche quando si lasciarono, rimasero sempre molto vicini. Quando lei poi morì in quel modo tragico che tutti sappiamo, lui si occupò di tutto, organizzando per lei anche un piccolo e rispettoso funerale, accompagnandola, con accanto il figlio Joe Jr che ebbe dal suo precedente matrimonio, fino alla cerimonia di sepoltura. Qui, prima di essere definitivamente chiusa, la baciò tre volte e per tre volte le sussurrò "ti amo". Tutto l'amore che aveva per lei lo manifestò per vent'anni nelle 20 rose rosse che per tutto questo tempo fece recapitare sulla sua tomba tre volte alla settimana.
Di Maggio era un emigrato che non dimenticò mai il suo paese tornando molte volte ad Isola delle Femmine, Palermo, dai suoi parenti. Venne anche coinvolto in iniziative per promuovere il baseball in Italia e nel 1978 andò a Grosseto per visitare la squadra locale, il Bbc Grosseto, e sono oggi cimeli per gli appassionati le numerose foto di quella giornata. Morì l'8 Marzo 1999 per un cancro ai polmoni ad Hollywood e tutto il mondo sportivo, ma non solo, lo pianse il 9 Aprile allo Yankee Stadium quando si inaugurò un busto a suo onore e Paul Simon, dello storico duo Simon & Garfunkel, cantò live la strofa di Mrs. Robinson che aveva dedicato a lui:
"Where have you gone, Joe Di Maggio? A nation turns its lonely eyes to you.
What's that you say, Mrs. Robinson? Joltin' Joe has left and gone away".

"Dove sei andato, Joe Di Maggio? Una nazione volge i suoi occhi desolati verso di te. Che cos'é che dici, sig.ra Robinson? Il Grande Joe ha lasciato ed è andato via".


Tiziana Tavilla











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