Era la medaglia
che più voleva e finalmente se l’è presa con solita eleganza e bellezza
stordente. Finalmente Tania Cagnotto vince l’oro nei Mondiali; i suoi balzi ed
avvitamenti hanno ammaliato tutti nella piscina di Kazan. Quel trampolino di un
metro si colora d’azzurro e di oro, quello mancato troppe volte per un soffio
in carriera. Medaglie in otto mondiali consecutivi, quattro volte sul podio del
trampolino più piccolo, ma mai l’oro. La cinese d’Italia ci ha fatto sognare
ancora una volta. Su quel trampolino c’eravamo tutti con lei e finalmente siamo
d’oro. Anche i mostri sacri cinesi si sono inchinate alla nostra bolzanina che,
a 30 anni, riscrive la storia dello sport italiano. Finalmente suona l’inno di
Mameli, finalmente può piangere di gioia e non di rabbia. Le sue lacrime sono
le nostre lacrime al suono del nostro inno; dopo Klaus Di Biasi, adesso tocca a
Tania. La nostra bandiera tricolore in mezzo a quelle cinesi, mai visto finora. Ed adesso pensiamo a Rio perché, dopo essere stata la prima italiana a
conquistare un oro nel trampolino mondiale, adesso vogliamo anche la conquista
dei cinque cerchi.