‘The Greatest fight ever’. Il più grande incontro di sempre.
L’incontro del secolo. Cosi era stato presentato, cosi era stato ‘venduto’ ai
media e a tutti coloro che vedendo i diretti interessati non potevano fare a
meno di pendere dalle labbra del venditore.
Da una parte un 48-0 in carriera ed una ‘crew’ intorno che dice
praticamente tutto racchiudendo la sua essenza sotto il nome di TMT al secolo
The Money Team. L’altro 46 vittorie qualche sconfitta e quella macchia
nerissima del knockout contro Marquez che nemmeno le due vittorie nettissime e
senza diritto di replica hanno cancellato (il cadere a terra dopo il pugno
preso è stato ‘vittima’ di qualsiasi tipo di caricatura e che ha avuto una
dispersione virale sul web).
Floyd Mayweather contro Manny Pacquiao. In poche parole i
due più grandi pesi welter mai visti in circolazione. Lo scenario non poteva
che essere quello del Nevada e della città delle luci di Las Vegas, quello che
si è visto sul ring a quanto pare non è piaciuto a tanti; sia per il risultato
finale che per quanto riguarda lo show. Tanti i nasi storti, tante le facce
deluse sia nel parterre dell’MGM di Las Vegas, sia a casa davanti alla tv. Ne
sanno qualcosa i giocatori Nba che durante e dopo il match hanno tweetato come
non mai il loro pensiero.
Il più scatenato di tutti Draymond Green dei Golden
State Warriors. Non uno ma ben tre tweet per esprimere il suo dissenso nei
confronti delle critiche che lo statunitense imbattuto Mayweather ha ricevuto,
ma anche sull’andamento del match (come potete vedere dalla foto). Il più
significativo del compagno di squadra di Steph Curry? Questo: «E poi dicono che non ha salvato la boxe
sulla Espn. Lui ha definitivamente salvato la boxe. E viene criticato per la
vittoria».
Molto, ma molto più deluso ed esplicito Nick Young dei Los
Angeles Lakers che racchiude tutto in tre parole: «Weak ass Fight». Provate
ad usare un po’ di fantasia per la traduzione.
Disappunto, ma molto meno esplicito e molto più garbato,
quello di Charlie Villanueva che l’ha messa sulla questione economica e sul
prezzo di un biglietto che avrebbe dovuto vendere un qualcosa di molto più
spettacolare. E poi lui WunderDirk. Nemmeno Dirk Nowitzki si è tirato indietro: «Expected more. Floyd too long
and quick».
Si potrebbe andare ancora per molto, ma se volete per dare
un’occhiata a tutti i tweet dei giocatori Nba date un’occhiata alla raccolta
fatta da Slam On Line per i suoi lettori:
Domenico Pezzella
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