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Gentile ha distrutto Israele (foto Fip) |
Non sul comodo
divano di casa, con gli amici di ventura, tracannando Tassoni, tirando
improperi ed aggiustando la bandiera sul balcone: questo ottavo contro Israele
l’ho visto nella mia seconda casa. Ero al Palamaggiò per il Torneo Città di
Caserta, sono l’addetto stampa della manifestazione, dovevo esserci ovviamente. Non potevo marcare visita. Poche presenze sugli
spalti per la finalina tra Fortitudo e Roma, testa e mente a Lille. Io, tutta l’organizzazione,
tutti i presenti: corpo a Pezza delle Noci, mente in Francia. E via con l’organizzazione
di fortuna: il collega Andrea Canzano ci mette Ipad e Skygo, Tonino mette l’elettricità,
angolo vicino alla panchina della Fortitudo, collegamento wifi che funziona
(miracolo a Pezza delle Noci) e via, tutti a guardare. Tra amici, colleghi,
dirigenti delle squadre, un occhio va sempre la: l’Italia macina gioco,
smaciulla Israele. Coach Boniciolli chiede, si informa, ogni volta che gli
diciamo il punteggio ha la faccia di chi: “Tutto secondo copione”. Sì coach,
ok, ma lo scarto era impensabile. Anche Andrea Iannilli chiede info, gli dico: “Noi,
sopra, di 30” ed il centrone della Effe replica: “Ah oggi avevano allenamento”.
Sorriso. Sorrisi di tutti al Palamaggiò, è un massacro cestistico come pochi.
Ho fumato meno sigarette del solito. Una location diversa dal solito e chi è il
migliore? Ale Gentile. Ovviamente, avendo visto la partita sotto la curva
Ancilotto dove campeggia la canotta di papà Nando, poteva non essere Ale il
migliore? Tutto bello, tutto meravigliosamente bello. Incassiamo solo 52 punti,
segnano tutti, anche il magazziniere. La Juvecaserta vince il torneo, Peyton
Siva è galattico, il godimento è azzurro e bianconero. E’ notte, torno a casa,
rivedo la partita, me la godo, sento l’incontenibile Flavio Tranquillo.
Restiamo a Lille. Ci tocca la Lituania. Speriamo nel recupero del Mago. Non
abbiamo paura di nessuno. Le Tassoni sono al fresco. Senza paura. Siamo tra i
primi otto d’Europa. Vogliamo scalare un altro gradino.
Camillo Anzoini
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