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Gentile migliore in campo con l'Islanda (foto Fiba) |
Vittoria doveva essere e vittoria è stata: con questa frase banale e scontata apro l'analisi di un inedito Italia-Islanda che doveva essere ben diversa da quello che, poi, si è rivelata. Non mi aspettavo una passeggiata, memore di quanto visto dai vichingi con la Germania, ma neanche una sofferenza indicibile. Perchè, ammettiamolo, è stata una sofferenza indicibile. A 3' dalla fine ero nel fossato insieme agli Azzurri, ero ad un passo dal crollo nervoso nonostante la massiccia dose di Tassoni e Lucky Strike. Ho fumato peggio del solito, ho bruciato quasi un pacchetto per il nervoso nel vedere tanto talento sprecato. Ancora una volta c'è ben poco da salvare: sì la difesa, per alcuni tratti è andata bene ma non è che ci volesse chissà che cosa. Certo, Stefannson e soci, nel primo tempo, segnavano sempre e comunque, anche bendati, ma non era impresa dura arginare questo team. L'attacco è stato legato solamente alla luna dei singoli: Gallo si è presa una pausa di un giorno, a fare gli straordinari è stato Ale Gentile veramente bravo. Solido di testa, concentrato, preciso e cattivo, Alessandro è stato l'mvp di giornata. Menzione di merito anche per Aradori e Melli, il resto nell'ordinario o decisamente scadente. Non so se meritavamo di perderla, ma neanche di vincerla. L'Islanda fa simpatia ma sa stare in mezzo al campo, noi no. O ci diamo una bella svegliata, oppure restiamo a Berlino (Beppe).
Camillo Anzoini
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