Poche ore di attesa e sarà la palla a due dell'Europeo Femminile, mai come quest'anno ricco di spunti, con maggiore equilibrio tra le partecipanti e la formula allargata che promette spettacolo e match molto interessanti. Non mancheranno le big, alcune delle quali hanno declinato il ricco matinee estivo della Wnba, solite note al palo ma occhio alle possibili sorprese, e tra queste anche l'Italia di coach Ricchini, che se tanto mi da tanto, nelle amichevoli di preparazioni le ha perse tutte (o quasi) e che pur senza un paio di pedine vorrà dire la sua, specie dopo la cocente eliminazione ad opera della Serbia di Milica Dabovic di due stagioni fa. Si gioca in Ungheria e Romania, con il paese magiaro in crescita sotto il profilo cestistico, mentre il calore del tifo rumeno potrà fare la differenza per spingere una nazionale che non ha paura di nessuno e ha un paio di giocatrici giramondo in Europa. Sono 4 gironi da 5 squadre, passano le migliori tre per formare i soliti 2 gironi da 6 in cui ci si porta i punti degli scontri diretti e si affrontano solo le tre squadre accorpate. Da questi due gironi, le migliori 8 si sfidano in quarti, semi e finali.
Gruppo A
Girone che incrocerà il destino delle azzurre magari nella seconda fase, dotato di grandi valori tecnici e, se vogliamo andare per il sottile, anche di grande fisicità. Facile dire chi potrebbe dominare a mani basse, ovvero la Francia, che ha un roster finalmente completo pronto a sfidare chiunque. Frontline robusta con Gruda e yacoubou (quest'anno a Schio). Cabina di regia affidata a Celine Dumerc, classe ed esperienza da vendere. Alle spalle delle transalpine bagarre. Una spanna sopra il Montenegro, squadra con molto talento dall'arco e dal grande dinamismo in attacco, che sarà supportato dalla mano velluta di Dubljevic, capace di infiammare la retina. Occhio al pivot Perovanovic, che può spostare e non poco gli equilibri. Possibile outsider del gruppo è la Repubblica Ceca, che ha una grande matrice del Zvvz Usk Praga, da cui proviene la maggior parte del nucleo. Occhi puntati sull'ala classe 88' Stepanova, che ha sempre ben impressionato. Per le rumene roster giovane e alla sua prima grande esperienza, con due leader viste in Italia come Florina Pascalau e Elizabeth Pavel (vista a Napoli). Molti infortuni in casa Ucraina fanno scendere le quotazioni di un gruppo comunque di buon livello: out Kurasova e Malashenko, nonchè la giovane Gorobets, squadra che sarà affidata all'esuberanza inoscienza sul legno di Alina Iagupova classe 92' e miglior giovane dell'Eurolega quest'anno.
Girone che incrocerà il destino delle azzurre magari nella seconda fase, dotato di grandi valori tecnici e, se vogliamo andare per il sottile, anche di grande fisicità. Facile dire chi potrebbe dominare a mani basse, ovvero la Francia, che ha un roster finalmente completo pronto a sfidare chiunque. Frontline robusta con Gruda e yacoubou (quest'anno a Schio). Cabina di regia affidata a Celine Dumerc, classe ed esperienza da vendere. Alle spalle delle transalpine bagarre. Una spanna sopra il Montenegro, squadra con molto talento dall'arco e dal grande dinamismo in attacco, che sarà supportato dalla mano velluta di Dubljevic, capace di infiammare la retina. Occhio al pivot Perovanovic, che può spostare e non poco gli equilibri. Possibile outsider del gruppo è la Repubblica Ceca, che ha una grande matrice del Zvvz Usk Praga, da cui proviene la maggior parte del nucleo. Occhi puntati sull'ala classe 88' Stepanova, che ha sempre ben impressionato. Per le rumene roster giovane e alla sua prima grande esperienza, con due leader viste in Italia come Florina Pascalau e Elizabeth Pavel (vista a Napoli). Molti infortuni in casa Ucraina fanno scendere le quotazioni di un gruppo comunque di buon livello: out Kurasova e Malashenko, nonchè la giovane Gorobets, squadra che sarà affidata all'esuberanza inoscienza sul legno di Alina Iagupova classe 92' e miglior giovane dell'Eurolega quest'anno.
Il nostro pronostico passano Francia, Montengro, Rep.Ceca e Romania.
Gruppo B
Gruppo B
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Giorgia Sottana leader delle Azzurre |
Nessuna
squadra che può spezzare le redini del girone ma classiche partite
agoniche da dentro o fuori in cui può succedere di tutto. E di mezzo
come al solito c'è l'Italia di coach Ricchini, che se pagherà il gap
fisico rispetto alle altre e che avrà Giorgia Sottana non al top per un
infortunio alla caviglia, vuole provare a ripetersi dopo gli scorsi
europei. Scelta interessante quella di non affidarsi alla giovane
Zandalasini (96') lasciata per le competizioni giovanili, bello invece
la cabina di esterne con Gorini, Dotto e Gatti pronte a dare tutto sul
campo. Esperienza da vendere con Sottana, Ress, Masciadri del clan
Schio, mentre la "svedese" Zanoni, la "timida " Consolini e il duo
Fassina - Crippa completano un roster abbastanza variegato e che può
variare a partita in corso. Occhio alla Bielorussia, squadra fondata
su un play americano naturalizzato (Harding) specializzato nell'energia
difensiva e su due lunghe di altissimo profilo come Leuchanka e
Verameyenka: di sicuro potrà essere una delle sorprese. Squadra al di
sopra di ogni sospetto è di sicuro la Turchia, che riparte da medaglia
di bronzo in carica ancora con più fame per questa edizione. Alben è il
leader emotivo e spirituale di un gruppo coeso e di grandissima
esperienza e duttilità atletica, dove Ylmaz e la naturalizzata Sanders
possono gestirsi al meglio e le giovani di grande prospetto possono
avere minuti di qualità. Su Grecia e Polonia c'è ben poco da dire. Le
elleniche hanno un roster molto esperto, con giocatrici navigate e di
esperienza europea, e quando la posta in palio è alto aver giocato
partite importanti può fare la differenza. Per le Polacche, che han
battuto le azzurre in amichevole, occhio alla naturalizzata McBryde e
alla lunga Kobryn che ha fatto tanto male nell'ultima amichevole
mostrando grandi mezzi.
Il nostro pronostico Turchia, Bielorussia e poi lancio di moneta per Polonia, Italia e Grecia.
Gruppo C
Due
corazzate e tre squadre che si giocheranno grandi sprazzi di crescita
nei testa a testa. Russia che dopo la debacle di due anni fa in Francia
vuole risollevarsi e ripartire dall'esperienza della Petrakova e dalle
mani sempre veloci di Prince è tutto dire. Tante giovani inserite nel
roster che han già minuti nel campionato ex sovietico dove militano le
più forti giocatrici in circolazione. Serbia in fase di transizione.
Giocatrici più anziane che si danno la spola con altre provenienti dalle
nazionali giovanili, bel mix con le sorelle Dabovic, la Jovanovic e la
Radocaj che rappresentano un pacchetto di esterne pericoloso come pochi
al mondo. Dietro queste due troviamo una Lettonia forte più low profile
rispetto al passato che ancora fatica a trovare certezze dopo anni di
fasti. Occhio alla Putnina che tanto bene ha fatto vedere in Italia
specie per cuore, coraggio e dedizione, occhi puntati sulle giovani
Rozenberga e Steinberga che possono essere dei veri crack. Altra squadra
che viaggia a fari spenti è la Croazia, in calo di rendimento, e
concentrata sulla Sloskovic, pivot passato dalle nostre latitudini e sul
talento (sul campo e fuori) di Antonia Misura. Conclude il girone la
Gran Bretagna, che dovrebbe essere la classica cenerentola del girone
che darà battaglia per l'onore.
Il nostro pronostico Serbia e Russia, poi Croazia e Lettonia, infine Gran Bretagna
Gruppo D
Girone
di ferro o forse no. La Spagna punta sulla talentuosa Astou Ndour e il
gruppo che ha stravinto sempre negli ultimi anni, a cui mancherà la
Valdemoro, perdita non da poco. Dietro le iberiche bagarre vera, con la
Svezia, altra sorpresa degli ultimi europei pronta a stupire grazie
alle gemelle Eldebrink. Il resto è vera bagarre con Lituania, che non
certo ha il livello della compagine maschile, Ungheria padrone di casa e
con tante giovani di belle speranze e la coriacea Slovacchia, che
ancora si affida alla vecchia guardia, che daranno vita a match di
sicuro entusiasmanti e mai banali nel punteggio. Ci si può davvero
aspettare di tutto, l'unica certezza è che con questo girone Alba
Torrens viaggerà a oltre 20 punti di media dopo la prima fase.
Il nostro pronostico Spagna, poi Svezia e poi corsa a tre per due posti, con Ungheria e Slovacchia e infine Lituania
Domenico Landolfo
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