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mercoledì 17 giugno 2015

DIARIO FINALS: 4-2, L'ANELLO VA NELLA BAIA

La schiacciata di Iguodala sulla faccia di Thompson
Il mio pregara comincia col clasico del Rio de la Plata tra Argentina e Uruguay, sto parlando di Copa America e calcio di primissima qualità. Ma poi scossa l'ora del match che può valere una stagione intera. Mesi di lavoro, partite, canestri e sogni in palio in 48'. Cleveland con le spalle al muro, condannata a vincere ma davanti al proprio pubblico. Golden State pronta a riscrivere la storia e mandare nel libro dei ricordi l'unico anello conquistato nel 1975. Tutto apparecchiato, grande match. E finale logico, meritato, giusto: un plauso a coach Kerr per aver vinto la serie facendo sedere Iguodala e tornando a farci vedere quella splendida macchina da guerra chiamata Golden State Warriors.

I Cavs, spinti dalla Quicken Loans, sono carichi ma non segnano. Non segnano mai. La difesa tiene poco e nulla. I Warriors in carrozza. Curry c'è, e trema tutto l'Ohio. Bomba Barnes, bomba dello spartano. Delly quanta sofferenza. Mozgov c'è ma Golden State vola sul +13. Iguodala è sempre l'eroe della serie, se segna pure possiamo andare a dormire. Se fa anche 3 assist, goodmorning. 15-28.

Bigut, amico mio, resta seduta tabni Ezeli viene prima di te. I Cavs rialzano la testa, il Re non vuole mollare. Kerr se ne frega e resta coi piccoli, Blatt se ne frega e resta col doppio lungo. La 'veloce' di Mozgov su Iguodala. Shumpert duro sul blocco, James ad un passo dalla 'doppia doppia' al 3' del secondo periodo. Bon Jovi a tutto volume. Lo spartano è commovente, Barnes è caliente: il quintettino tiene con dignità. L'importanza di Livingston e Lee. James farebbe segnare anche me, figuriamoci Tristan. I Cavs non muoino mai ma Delly sta prendendo gli schiaffoni. 43-45.

La scucchiaiata di Curry
I Cavs hanno coraggio ma Golden Satate ha qualcosa in più. Triple a raffica contro la difesa di Cleveland. Non solo Curry, tornato su grandi livelli, ma c'è tanto guacamole messo da Iguodala che segna una continuazione dall'arco e ci mette gli assist. Green che non sbaglia nulla ed ha un'energia disumana. C'è anche la samba di Leandriho. Le doppie doppie di LeBron e Tristan ma gli altri sbagliano tutto. La tripla doppia diventa reale per Green che porta un pizzico di Michigan State Spartans in paradiso. Il manifesto è Iggy per la difesa sul Re ma anche quello che fa in attacco. Oh si rivede Delly. Su Sky cominciano a far vedere le immagini del 4-0 dei Warriors sui Washington Bullets nel 1975, ormai è tutto apparecchiato per la grande impresa. LeBron trentelleggia anche stavolta e chiude una Finals semplicemente mostruosa. Jr non ha perso l'occasione per commettere i suoi classici errori madornali. Shumpert non molla. Livingston spaziale nel periodo finale e il destino gli ha ridato indietro tanto. Dellavedova toglie lo 0 nello score a 101" dalla sirena. La bellezza di Riley Curry. In clan Curry in visibilio. Inizia il countdown mentre all'Oracle sono già impazziti. Cleveland merita l'onore delle armi perchè se la gioca fino alla fine. Le tre bombe di Jr in neanche un minuto. Curry che urla a Green, almeno 10 volte, "WHAT?". LeBron esce prima dal campo e va, con grande sportività e dignità, a dare la mano a tutti gli avversari. Non è da tutti, bravo. La sirena della Quicken Loans suona alle 5.59 italiane. Golden State Warriors NBA Champions.

Il punteggio finale è 97-105. La serie è finita qui: 4-2, come vorrei essere ora nella mia amata Baia per vedere i festeggiamenti. PS. Bogut ridacce l'anello!!!

MVP GAME6: Andre Iguodala. Oggi e nella serie imho.

Camillo Anzoini 

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