1. Alice Milliat
Il francese
Pierre de Coubertin è stato il fondatore dei moderni Giochi Olimpici e voleva
che le donne al massimo, portassero la corona di fiori ai vincitori perché le
vedeva come "una creatura malata e dodici volte impura", testuali
parole, e poi qualcuno mi spiegherà perché proprio 12 erano le volte, bah. Venne
poi il 1921 e Alice Milliat fondò la Federazione Sportiva Femminile
Internazionale, opponendosi proprio a questo ruolo che si dava alle donne. Il
suo grande merito fu quindi quello di aver gettato con coraggio le basi per la
nascita e la crescita dello sport agonistico femminile. Nel 1922 e nel 1926
furono organizzati a Parigi e a Göteborg i giochi mondiali femminili e, dato il
successo che ebbero, il C.I.O. fu costretto ad ammettere le 'atletesse', questo
fu il nome dispregiativo con la quale le definirono, alle olimpiadi di Amsterdam
del 1928. Il sopracitato De Coubertin non smise mai però di dichiarare che
"un'olimpiade femminile non sarebbe pratica, interessante, estetica e
corretta" e anche dopo che la rappresentanza femminile ai vari giochi e
discipline si allargava sempre di più, lui continuò a ribadire che "le
donne erano state ammesse ad un numero sempre crescente di prove contro la sua
volontà". Ora capite l'importanza di una pioniera come Alice Milliat a cui
va quindi il merito di tutto quello che c'è dopo di lei in questa classifica ma
non solo.
2. Wojdan
Shaherkani
Wojadan Ali
Seraj Abdulrahim Shaherkani è importante quando Alice, per questo è al numero
due della mia classifica. Wojadan è una judoka nata nel 1996 a La Mecca.
Ha solo 19 anni ma ha già ampiamente dimostrato di essere una donna forte e
combattiva. Shaherkani ha cominciato a praticare il judo, in Arabia Saudita,
perché il padre era arbitro. La sua rivoluzione è cominciata però con la sua
prima competizione ufficiale in occasione dei Giochi Olimpici di Londra 2012,
dopo che il comitato olimpico internazionale ha pressato quello arabo a farla
gareggiare nella categoria +78kg. Lo scontro fu duro. Alla fine, dopo lunghe
trattative e restrizioni spietate sul comportamento che avrebbe dovuto
assumere, l'abbigliamento che doveva categoricamente sottostare alla legge
islamica e l'obbligo di non frequentare uomini, la sua partecipazione fu
concessa. Shaherkani sul tappeto durò solo 82 secondi. Perse ma dopo la gara ha
affermato che, anche se l'emozione e la questione del hijab (il velo) le avesse tolto molta
concentrazione, era molto felice di essere alle olimpiadi e che anche se
sfortunatamente non aveva vinto nessuna medaglia, in futuro altre lo avrebbero
fatto e disse anche: "Io sarò il riferimento per la partecipazione di
altre donne".
3. Serena
Williams
In ogni
classifica sportiva che si rispetti, maschile o femminile, il suo nome non
manca di sicuro.
E nemmeno nella
mia.
Serena Jameka
Williams è la tennista americana per antonomasia. Ha 34 anni quest'anno, ma è
la più forte di tutte da 103 settimane consecutive. Ha vinto tutto e l’ha vinto
decine di volte.
Lei è una
giocatrice da fondo campo e ha un gioco molto aggressivo grazie al suo dritto,
il più potente del circuito, e il suo rovescio bimane. Per non parlare della
sua battuta che arriva a superare i 200 km\h. Serena ha un carattere solido e
un fisico che la supportano molto bene nei momenti critici di un match. Per lei
le palle match e gli aces nelle situazioni di pericolo sono un gioco da
ragazzi. La sua carriera professionistica comincio nel 1997 al torneo Indian
Wells nel quale partecipò al singolo ma anche al doppio con la sorella Venus,
compagna nella vita ma molte volte avversaria sul campo. Come spesso succede ai
campioni però, gli infortuni hanno fermato molte volte la sua scalata al
successo ma non la hanno mai arrestata del tutto. La dimostrazione sono infatti
i moltissimi record stagionale che detiene. Nel 2014 ha fatto 395 aces, più di
tutte, ha vinto più giochi di tutte col servizio e ha salvato più palle break a
proprio sfavore. E' un muro.E non importa se
negli anni le rivalità agonistiche sono state tante, vedi Venus, Jennifer
Capriati e Martina Hingis, lei ha dimostrato che sarà difficilissimo
sostituirla.
4. Valentina
Vezzali
La mia italiana
numero 1 è Maria Valentina Vezzali.
Di lei si dice
che è pericolosa e fredda come un killer. E sicuramente lo è quando impugna il
fioretto,a giudicare dal numero impressionante di vittorie che ha collezionato
sin da quando aveva solo dieci anni. Nasce a Jesi nel 1974 e la prematura morte
del padre le ha donato negli anni la determinazione sportiva e la fragilità
emotiva che lei stessa racconta nella sua biografia. La Vezzali è
l'esempio della dedizione allo sport. E' la prima schermitrice al mondo ad essersi
aggiudicata 3 medaglie d'oro olimpiche individuali in 3 edizioni consecutive,
più altri 3 oro olimpici nelle gare a squadre, ed ha vinto anche un argento e 2
bronzi alle olimpiadi. Per non parlare poi dei 6 titoli mondiali, 15 europei,
le 11 coppe del mondo e i 14 titoli nazionali. Insomma è sicuramente l'azzurra
più medagliata di tutti i tempi e, secondo molti, la più
grande schermitrice di fioretto di sempre.
5. Sarah Storey
Lo sport è tante
cose e una di queste è l'uguaglianza. Lady Sarah Storey è un'atleta britannica,
11 volte campionessa paralimpica. E' nata nel 1977 con una grave deformità che
ha reso inutile la sua mano sinistra, ma questo non le ha impedito di prendere
parte, come nuotatrice, ai suoi primi Giochi Olimpici di Barcellona nel 1992 a
14 anni e vincere 2 ori, 3 argenti e 1 bronzo. Il suo palmares è pieno di
vittorie nel nuoto ma, nel 2004 un'infezione all'orecchio la costrinse a
interrompere con la piscina e il suo interesse si spostò al ciclismo su strada
e su pista. L'anno dopo aveva già portato a casa le sue prime medaglie. Alla
fine della sua impressionante carriera sportiva, con 11 medaglie d'oro e 22 in
totale, è stata descritta come "la più grande atleta britannica dei moderni
giochi paralimpici." E la Royal Mail britannica la celebra producendo
quattro francobolli con la sua immagine per festeggiare i suoi quattro titoli
di Londra nel 2012 e dipingendo d'oro quattro delle sue famose cassette postali
rosse in tutto il paese.
Tiziana Tavilla
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