domenica 8 marzo 2015

LE CINQUE DONNE DELLO SPORT MONDIALE

1. Alice Milliat
Il francese Pierre de Coubertin è stato il fondatore dei moderni Giochi Olimpici e voleva che le donne al massimo, portassero la corona di fiori ai vincitori perché le vedeva come "una creatura malata e dodici volte impura", testuali parole, e poi qualcuno mi spiegherà perché proprio 12 erano le volte, bah. Venne poi il 1921 e Alice Milliat fondò la Federazione Sportiva Femminile Internazionale, opponendosi proprio a questo ruolo che si dava alle donne. Il suo grande merito fu quindi quello di aver gettato con coraggio le basi per la nascita e la crescita dello sport agonistico femminile. Nel 1922 e nel 1926 furono organizzati a Parigi e a Göteborg i giochi mondiali femminili e, dato il successo che ebbero, il C.I.O. fu costretto ad ammettere le 'atletesse', questo fu il nome dispregiativo con la quale le definirono, alle olimpiadi di Amsterdam del 1928. Il sopracitato De Coubertin non smise mai però di dichiarare che "un'olimpiade femminile non sarebbe pratica, interessante, estetica e corretta" e anche dopo che la rappresentanza femminile ai vari giochi e discipline si allargava sempre di più, lui continuò a ribadire che "le donne erano state ammesse ad un numero sempre crescente di prove contro la sua volontà". Ora capite l'importanza di una pioniera come Alice Milliat a cui va quindi il merito di tutto quello che c'è dopo di lei in questa classifica ma non solo.


2. Wojdan Shaherkani
Wojadan Ali Seraj Abdulrahim Shaherkani è importante quando Alice, per questo è al numero due della mia classifica.  Wojadan è una judoka nata nel 1996 a La Mecca. Ha solo 19 anni ma ha già ampiamente dimostrato di essere una donna forte e combattiva. Shaherkani ha cominciato a praticare il judo, in Arabia Saudita, perché il padre era arbitro. La sua rivoluzione è cominciata però con la sua prima competizione ufficiale in occasione dei Giochi Olimpici di Londra 2012, dopo che il comitato olimpico internazionale ha pressato quello arabo a farla gareggiare nella categoria +78kg. Lo scontro fu duro. Alla fine, dopo lunghe trattative e restrizioni spietate sul comportamento che avrebbe dovuto assumere, l'abbigliamento che doveva categoricamente sottostare alla legge islamica e l'obbligo di non frequentare uomini, la sua partecipazione fu concessa. Shaherkani sul tappeto durò solo 82 secondi. Perse ma dopo la gara ha affermato che, anche se l'emozione e la questione del hijab  (il velo) le avesse tolto molta concentrazione, era molto felice di essere alle olimpiadi e che anche se sfortunatamente non aveva vinto nessuna medaglia, in futuro altre lo avrebbero fatto e disse anche: "Io sarò il riferimento per la partecipazione di altre donne".


3. Serena Williams
In ogni classifica sportiva che si rispetti, maschile o femminile, il suo nome non manca di sicuro.
E nemmeno nella mia.
Serena Jameka Williams è la tennista americana per antonomasia. Ha 34 anni quest'anno, ma è la più forte di tutte da 103 settimane consecutive. Ha vinto tutto e l’ha vinto decine di volte.
Lei è una giocatrice da fondo campo e ha un gioco molto aggressivo grazie al suo dritto, il più potente del circuito, e il suo rovescio bimane. Per non parlare della sua battuta che arriva a superare i 200 km\h. Serena ha un carattere solido e un fisico che la supportano molto bene nei momenti critici di un match. Per lei le palle match e gli aces nelle situazioni di pericolo sono un gioco da ragazzi. La sua carriera professionistica comincio nel 1997 al torneo Indian Wells nel quale partecipò al singolo ma anche al doppio con la sorella Venus, compagna nella vita ma molte volte avversaria sul campo. Come spesso succede ai campioni però, gli infortuni hanno fermato molte volte la sua scalata al successo ma non la hanno mai arrestata del tutto. La dimostrazione sono infatti i moltissimi record stagionale che detiene. Nel 2014 ha fatto 395 aces, più di tutte, ha vinto più giochi di tutte col servizio e ha salvato più palle break a proprio sfavore. E' un muro.E non importa se negli anni le rivalità agonistiche sono state tante, vedi Venus, Jennifer Capriati e Martina Hingis, lei ha dimostrato che sarà difficilissimo sostituirla.


4. Valentina Vezzali
La mia italiana numero 1 è Maria Valentina Vezzali.
Di lei si dice che è pericolosa e fredda come un killer. E sicuramente lo è quando impugna il fioretto,a giudicare dal numero impressionante di vittorie che ha collezionato sin da quando aveva solo dieci anni. Nasce a Jesi nel 1974 e la prematura morte del padre le ha donato negli anni la determinazione sportiva e la fragilità emotiva che lei stessa racconta nella sua biografia. La Vezzali è l'esempio della dedizione allo sport. E' la prima schermitrice al mondo ad essersi aggiudicata 3 medaglie d'oro olimpiche individuali in 3 edizioni consecutive, più altri 3 oro olimpici nelle gare a squadre, ed ha vinto anche un argento e 2 bronzi alle olimpiadi. Per non parlare poi dei 6 titoli mondiali, 15 europei, le 11 coppe del mondo e i 14 titoli nazionali. Insomma è sicuramente l'azzurra più medagliata di tutti i tempi e, secondo molti, la più grande schermitrice di fioretto di sempre.


5. Sarah Storey
Lo sport è tante cose e una di queste è l'uguaglianza. Lady Sarah Storey è un'atleta britannica, 11 volte campionessa paralimpica. E' nata nel 1977 con una grave deformità che ha reso inutile la sua mano sinistra, ma questo non le ha impedito di prendere parte, come nuotatrice, ai suoi primi Giochi Olimpici di Barcellona nel 1992 a 14 anni e vincere 2 ori, 3 argenti e 1 bronzo. Il suo palmares è pieno di vittorie nel nuoto ma, nel 2004 un'infezione all'orecchio la costrinse a interrompere con la piscina e il suo interesse si spostò al ciclismo su strada e su pista. L'anno dopo aveva già portato a casa le sue prime medaglie. Alla fine della sua impressionante carriera sportiva, con 11 medaglie d'oro e 22 in totale, è stata descritta come "la più grande atleta britannica dei moderni giochi paralimpici." E la Royal Mail britannica la celebra producendo quattro francobolli con la sua immagine per festeggiare i suoi quattro titoli di Londra nel 2012 e dipingendo d'oro quattro delle sue famose cassette postali rosse in tutto il paese. 



Tiziana Tavilla

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